Quando la Sardegna stava emergendo dal mare, gli angeli la guardavano rapiti dal cielo: qui la natura stava scolpendo uno dei suoi più suggestivi capolavori di arte paesaggistica tra l’azzurro trasparente del mare che culla piano i colori della macchia mediterranea. Ecco la Sella del Diavolo tra mito, culto e racconto!
Seguiamo le tracce di questo antico rituale rimasto sepolto tra le pieghe del tempo e ascoltiamo ciò che resta del suo racconto tra leggende, toponimi, richiami, relitti di riti iniziatici del mondo agropastorale, fonti classiche, studio di piante neurotossiche e riso sardonico
Una delle più interessanti leggende cagliaritane intrise di storia, lega la Grotta dei Colombi, situata alle pendici del promontorio del capo S'Elia nei pressi della pittoresca insenatura di Cala Fighera, con i cunicoli bui e stretti del quartiere Castello, teatro notturno di un sanguinario barbiere.
Uno degli angoli più belli e fiabeschi del Supramonte di Urzulei: nulla sembra turbare l’equilibrio immobile di questo luogo e la civiltà è solo un ricordo. Fu la dimora di una creatura leggendaria dalla bellezza ineguagliabile. Ogni mattina usciva da una grotta segreta per raggiungere una radura circondata da un bosco di lecci. Qui sedeva su uno sgabello e si metteva a tessere stoffe di lana impalpabile su un telaio d'oro.